liga

Liga – Il match Barcelona-Las Palmas si gioca a porte chiuse

Nel giorno del referendum indipendentista cariche della polizia nei seggi. Grave il bilancio secondo il Governo catalano. Il match con il Las Palmas si disputa senza tifosi

Roberto Vinciguerra

Nessun rinvio. Dopo il no della Federazione spagnola alla richiesta del Barcellona di rinviare la partita delle 16.15 contro il Las Palmas, il match si disputerà a porte chiuse, come annunciato ufficialmente dal club blaugrana. Decisione obbligata perché, senza presentarsi in campo, il Barcellona avrebbe infatti perso a tavolino. La Federazione calcio catalana, dal canto suo, ha deciso di sospendere tutte le partite del pomeriggio che ricadono sotto la propria giurisdizione. Stessa decisione da parte dalla federazione basket di Catalogna.

CARICHE E FERITI — Dalla mattina di oggi si segnalano scontri e il Governo catalano ha comunicato che i feriti sarebbero 337, invitandoli a sporgere denuncia presso la polizia catalana. Le forze di sicurezza spagnole sono intervenute in decine di seggi allestiti in tutta la Comunità Autonoma per sequestrare le urne e il materiale elettorale e impedire lo svolgimento della consultazione, che per lo Stato spagnolo è illegittima e incostituzionale. Malgrado l'esplicito divieto delle autorità del governo centrale, centinaia di persone hanno iniziato ad affollare fin dalle prime ore della mattina tutti i luoghi adibiti a seggi elettorali per il referendum e le operazioni di voto sono in corso in quasi tutta la Regione, con file lunghissime di cittadini in attesa. Secondo il portavoce del governo catalano "il 73% dei seggi elettorali sono aperti e stanno funzionando". Le file si sono formate già dall'alba e moltissimi seggi sono rimasti presidiati dagli indipendentisti per l'intera nottata. I Mossos d'Esquadra, che avevano fatto sapere che sarebbero intervenuti alle 6 del mattino, si sono invece limitati a osservare l'allestimento dei seggi e sui social media hanno iniziato a circolare già dall'alba le foto dei cittadini pronti a votare e dei locali e delle urne predisposte per il voto. Il clima festivo delle prime ore ha iniziato a trasformarsi poco dopo le nove, orario previsto per l'inizio delle votazioni, quando la Polizia Nazionale e la Guardia Civile hanno iniziato una serie di blitz in diversi seggi elettorali per requisire le urne e fermare le operazioni di voto. Secondo diversi media, la polizia ha usato anche proiettili di gomma. Le immagini mostrano cariche, feriti (38 di cui 3 gravi scrive El Mundo) e persone in terra o allontanate con la forza dagli agenti. Al seggio di Sant Julia de Ramis, a Girona, dove avrebbe dovuto votare il presidente del governo catalano, Carles Puigdemont, gli agenti della Guardia Civil in tenuta antisommossa hanno sfondato la porta a vetri e fatto irruzione nel seggio dove si trovano centinaia di persone, le urne sono state sequestrate. Lo stesso è avvenuto in molti altri seggi, mentre sono state interrotte le comunicazioni internet per impedire il conteggio.

Gazzetta.it

tutte le notizie di