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La Croazia spera: i “bomber” delle nazionali vincenti delle finali sono soprattutto “italiani”!

L'analisi completa dei marcatori delle finali di coppa del mondo in base alla provenienza della squadra di club

Stefano Romagnoli

Sicuramente siamo il campionato che più contribuisce allo spettacolo iridato. Almeno da mezzo secolo a questa parte. Curioso il dato che emerge cercando per ogni singolo marcatore delle ultime dodici finali di coppa del mondo il club di appartenenza.

Una precisazione: abbiamo considerato come club di appartenenza quello in cui il giocatore ha militato nella stagione che ha preceduto la competizione iridata. In altre parole, se Cristiano Ronaldo avesse raggiunto l’atto conclusivo di Russia 2018, l’avremmo considerato come un giocatore del Real Madrid. A prescindere dall’eventuale annuncio dell’accordo, dato o non dato, con i bianconeri.

Da Messico 1970 in poi sono state realizzate 31 reti nelle finali, per una media di poco superiore ai 2,5 gol/match. Di queste 27 sono arrivate nei tradizionali novanta minuti di gioco, le ulteriori 4 durante i tempi supplementari.

I giocatori militanti in una squadra di Serie A hanno contribuito con 11 gol. In pratica hanno più che doppiato i calciatori militanti nella Liga spagnola, 5 centri, e quelli in Bundesliga, altre 5 segnature.

Seguono: 4 reti per quello che comunemente veniva indicato col nomignolo di Robertao e possiamo considerarlo l’antenato dell’attuale Brasileirao; ecco poi 2 reti sia per l’Eredivisie che per il campionato argentino; infine, a quota 1 la Ligue francese e la Premier inglese.

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Facile quindi immaginarci un netto predominio dei team nostrani se, poi, elenchiamo le 31 reti per club.

E, tanto per non farci mancare un po’ di sano campanilismo, è derby d’Italia: i nerazzurri dell’Inter sono primi con 7 marcature, i bianconeri della Juventus secondi con 4 (a pari merito col Bayern Monaco).

Seguono: a quota 2 centri il Real Madrid, il Santos, il Valencia; a 1 l’Ajax, l’Arsenal, il Barcellona, il Botafogo, il Deportivo Espanol, l’Independiente, il Nantes, il Roda, il San Paolo e, infine, il Werder Brema.

Visto che la Francia sarà una delle due finaliste di Russia 2018, citiamo il curioso caso di Zinédine Zidane, l’unico in grado di marcare con la casacca di due differenti squadre di club: la Juventus nel 1998, il Real Madrid (anche se dopo Berlino avrebbe smesso di giocare) nel 2006.

Pablo Dorado (Uru) Bella Vista Montevideo

Pedro Cea (Uru) Nacional Montevideo

Victoriano Iriarte (Uru) Racing Club Montevideo

Hector Castro (Uru) Nacional Montevideo

Raimundo Orsi (Ita) Juventus

Angelo Schiavio (Ita) Bologna

Gino Colaussi (Ita) Triestina

Gino Colaussi (Ita) Triestina

Silvio Piola (Ita) Lazio

Silvio Piola (Ita) Lazio

Max Morlock (Germ Ovest) Norimberga

Helmut Rahn (Germ Ovest) Rot-Weiss Essen

Helmut Rahn (Germ Ovest) Rot-Weiss Essen

Vava (Bra) Vasco De Gama

Vava (Bra) Vasco De Gama

Pelé (Bra) Santos

Pelé (Bra) Santos

Mario Zagalo (Bra) Flamengo

Amarildo (Bra) Botafogo

Zito (Bra) Santos

Vava (Bra) Palmeiras

Geoff Hurst (Ing) West Ham United

Geoff Hurst (Ing) West Ham United

Geoff Hurst (Ing) West Ham United

Martin Peters (Ing) West Ham United

Pelé (Bra) Santos

Gerson (Bra) San Paolo

Jairzinho (Bra) Botafogo

Carlos Alberto (Bra) Santos

Paul Breitner (Germ Ovest) Bayern Monaco

Gerd Mueller (Germ Ovest) Bayern Monaco

Mario Kempes (Arg) Valencia

Mario Kempes (Arg) Valencia

Daniel Bertoni (Arg) Independiente

Paolo Rossi (Ita) Juventus

Marco Tardelli (Ita) Juventus

Alessandro Altobelli (Ita) Inter

Jose Brown (Arg) Deportivo Espanol

Jorge Valdano (Arg) Real Madrid

Jorge Burruchaga (Arg) Nantes

Andreas Brehme (Germ Ovest) Inter

Zinédine Zidane (Fra) Juventus

Zinédine Zidane (Fra) Juventus

Emmanuel Petit (Fra) Arsenal

Ronaldo (Bra) Inter

Ronaldo (Bra) Inter

Marco Materazzi (Ita) Inter

Andres Iniesta (Spa) Barcellona

Mario Gotze (Germ) Bayern Monaco