serie a

Da Taccola ad Astori, quando la morte colpisce in diretta

Roberto Vinciguerra

Il difensore del Sao Caetano aveva 30 anni. È morto dopo un attacco cardiaco sul campo, il 27 ottobre 2004, durante la partita contro il Sao Paulo: intorno al 60’ svenne in area di rigore, fu subito soccorso con massaggio cardiaco e respirazione artificiale, fu dichiarato morto in ospedale. L’autopsia rivelò un’ipertrofia: un cuore grande quasi il doppio del normale.

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Antonio Puerta

Il mediano del Siviglia, 22 anni, è morto il 28 agosto 2007 dopo aver perso conoscenza in campo nella partita Siviglia-Getafe di tre giorni prima. Soccorso immediatamente da compagni e personale medico, e trasportato all’ospedale, è stato colpito da ripetuti attacchi cardiaci. L’autopsia confermerà la cardiomiopatia ventricolare destra aritmogena, che è spesso causa di morte improvvisa tra i giovani ma che può essere diagnosticata in anticipo.

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Phil O’Donnell

Il centrocampista del Motherwell è morto a 35 anni, il 29 dicembre 2007, dopo essere collassato subito dopo un gol segnato al Dundee. Soccorso dai medici e da un’ambulanza, è morto durante il tragitto verso l’ospedale. L’autopsia svelò il collasso del ventricolo sinistro.

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Daniel Jarque

Non in diretta sul campo, ma al telefono. Il difensore dell’Espanyol, 26 anni, muore l’8 agosto 2009 mentre è in ritiro a Coverciano con la sua squadra. Stava parlando con la fidanzata al telefono. A ucciderlo un’asistolia. Ogni partita, i tifosi dell’Espanyol lo ricordano al 21’ (il numero della sua maglia): un minuto di applausi in sua memoria.