In porta ci si potrebbe affidare alla tradizione slovena; Handanovic si è ritirato dalla Nazionale, ma Oblak è una certezza assoluta. E occhio a Grbic, da quest'anno titolare nel Lilla.
La difesa è un misto balcanico di potenza e piedi buoni. Milenkovic e Kolarov sono gioventù ed esperienza made in Serbia, mentre il laterale destro potrebbe corrispondere al profilo croato di Vrsaljko. Utile anche la duttilità del bosniaco Kolasinac. Al centro della difesa, oltre a Milenkovic, occhio al prospetto croato Gvardiol, già leader nel Lipsia. E poi i veterani Çaleta-Car e Lovren. Un pacchetto arretrato di tutto rispetto.
Il reparto dove forse la "nuova" Jugoslavia potrebbe entusiasmare maggiormente è il centrocampo. Modric, Kovacic, Brozovic: il motore croato è da Top5 mondiale. Insieme a loro il Sergente Milinkovic, già leader della Serbia. Aggiungeteci il talento del serbo Grujic e la fantasia di Elmas, cuore macedone. E poi, per opzioni laterali, l'interista Perisic letteralmente rinato negli ultimi anni a Milano, unito al serbo Kostic che tanto bene ha fatto a Francoforte.
Poi sbizzarritevi sulla trequarti: gli atalantini Ilicic e Pasalic, il kosovaro Rashica, la certezza Tadic, il torinista Brekalo.
E non mancherebbero le punte: se ne cercate una leggera citofonate a casa Zagabria e chiedete di Kramaric. Oppure, se volete un panzer, sfogliate la margherita per selezionare Dzeko o Vlahovic. Per chi non rinuncia ai kosovari, c'è Muriqi. E se la carta d'identità non vi spaventa, ricordatevi di "convocare" Goran Pandev, che in Macedonia potrebbe fare anche il premier.
Una Nazionale da stropicciarsi gli occhi: forse non ancora all'altezza del Dream Team di inizio anni '90. Ma sicuramente uno spauracchio per i giganti europei e mondiali.
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