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Kepa e i suoi fratelli: i portieri entrati al 120′ per parare i rigori

Le storie dei portieri entrati all'ultimo secondo dei supplementari appositamente per parare i calci di rigore

Lorenzo Topello

Kepa e i suoi fratelli: i portieri entrati al 120′ per parare i rigori- immagine 2
Kepa e i suoi fratelli: i portieri entrati al 120′ per parare i rigori- immagine 2

Finalissima di Coppa di Lega inglese. Tuchel richiama in panchina Mendy, portiere del Chelsea, per fare spazio a Kepa Arrizabalaga, pararigori. Il momento è cruciale, dal momento che l'orologio dice che sono passati 119 minuti della gara col Liverpool e i tiri dal dischetto sono alle porte. Il cambio è strategico, ma non frutta per niente. Anzi, è una doppia beffa. Su undici rigori affrontati nella lunghissima sequenza finale, Kepa non ne sfiora nemmeno uno. E quando tocca a lui calciare contro il collega Kelleher, spara un proiettile che si perde intorno al parcheggio dello stadio di Wembley. Sipario, la Coppa va al Liverpool. E' proprio vero che inserire un portiere specialista dei rigori al 120' paghi sempre? Ecco com'è andata nei precedenti recenti. CONTINUA→

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