LE SANZIONI — Chi non rispetterà i limiti agli spostamenti e le nuove misure disposte può essere punito con l'arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda, le stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse. Al momento non è chiaro però se ci saranno controlli alle stazioni su chiunque parta o se anche in questo caso ci si affidi soprattutto alla responsabilità personale.
BAR E RISTORANTI FINO ALLE 18 — In Lombardia e nelle 14 province interessate dal nuovo dpcm bar e ristoranti resteranno aperti solo dalle 6 alle 18 purché garantiscano almeno un metro di distanza tra i clienti: la sanzione della sospensione dell'attività in caso di violazione. "Ci rendiamo conto che è molto severa ma non possiamo più consentire contagi", ha spiegato Conte.
NIENTE NOZZE NÉ FUNERALI — Nella "zona di sicurezza" sono poi sospesi tutti gli eventi pubblici, chiuse scuole, musei, palestre, piscine, centri benessere, teatri, cinema e discoteche, fermi i concorsi pubblici ad esclusione del personale sanitario. Sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri e i matrimoni. Accesso vietato a pronto soccorso e hospice. Nel lavoro stop alle riunioni e sì allo smart working.
LA SERIE A VA AVANTI — Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati, ma resta consentito lo svolgimento di eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Quindi lo svolgimento del campionato di calcio di Serie A è al momento confermato nei termini decisi nei giorni scorsi. Il decreto prevede anche una serie di provvedimenti per l'intero territorio nazionale: "Sono sospese manifestazioni, eventi, spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, in qualsiasi luogo, pubblico o privato. È sospesa l'apertura dei musei", ha detto ancora Conte.
CON FEBBRE A 37,5 SI STA A CASA — Il premier ha poi dato indicazioni su quando sia necessario fermarsi: "D'ora in poi chi avrà febbre da più di 37,5 gradi e infezioni respiratorie è fortemente raccomandato di restar presso proprio domicilio, a prescindere che siano positivi o no. Contattino il medico curante".
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