Abolizione “gol in trasferta”: le prime penalizzate sono due nobili decadute!

La serata di Conference League, che ieri ha emesso i verdetti ufficiali nel secondo turno di qualificazioni, ha regalato non poche emozioni.

Non solo, infatti, alcune matricole terribili hanno messo in seria difficoltà squadroni nettamente meglio quotati (leggasi Feyenoord-Drita, con gli olandesi qualificati col brivido), ma diverse big hanno dovuto alzare bandiera bianca già a luglio.

E colpisce soprattutto che due importanti club europei dal passato glorioso abbiano salutato la Conference nello stesso modo: "pagando" l'abolizione del gol "doppio" in trasferta in caso di parità assoluta di reti segnate nell'arco dei 180 minuti. La regola, recentemente cancellata dalla UEFA, ha già mietuto le prime vittime.

Su tutti, la Steaua Bucarest, clamorosamente eliminata dai kazaki dello Shakthar Karagandy. All'andata i romeni avevano vinto 1-0 in casa propria, ma in trasferta hanno perso 2-1: fino allo scorso anno, il gol segnato fuori casa sarebbe valso il passaggio del turno, ma con la sua cancellazione si è andati all'extratime. Che ha sorriso ai kazaki.

Ancora peggio è riuscito a combinare l'Hajduk Spalato, a cui non è bastato il 2-0 casalingo con cui aveva battuto, all'andata, il Tobol (altra squadra kazaka). Al ritorno al confine fra Europa e Asia, la formazione croata si è fatta rimontare perdendo 3-1 al 90': il risultato sarebbe bastato all'Hajduk col mantenimento del gol in trasferta, e invece è valso i tempi supplementari. Dove il Tobol ha segnato al 118' il gol del 4-1, mandando a casa i croati.

Insomma, se c'è qualcuno a cui la cancellazione del gol in trasferta sembra sorridere, quelle sono le formazioni del Kazakistan...

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