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La Nazionale compie 110 anni. Gravina: “Celebriamo il passato guardando con fiducia al futuro”

redazione nc.it

Il primo selezionatore fu Umberto Meazza, dirigente dell’US Milanese ed ex arbitro. Con lui, della prima commissione facevano parte altri quattro ex arbitri. In campo mancavano i giocatori della Pro Vercelli, in quel momento la squadra più forte, in polemica per quanto era accaduto in campionato. Nella finale con l’Inter, erano stati schierati tutti i ragazzi del vivaio. L’Italia presentava 8 elementi delle squadre milanesi (in particolare l’US Milanese), due torinesi e uno solo genovese, il doriano Calì, anche capitano di quella prima gara. L’Italia passò presto in vantaggio e raddoppiò poco dopo con l’interista Fossati. Curiosità: morirà sul fronte di guerra nel 1916. La gara terminò 6-2.

L’Italia giocò in bianco, così come avrebbe fatto due settimane dopo nella trasferta in Ungheria. Solamente dal gennaio 1911, terza partita (ancora contro l’Ungheria), vestirà l’Azzurro in onore di casa Savoia. L’arbitro della partita fu Henry Goodley, originario di Basford (Nottingham), perito tessile a Torino e arbitro della Juventus. Allora i club avevano i loro direttori di gara. Il calcio di inizio fu dato alle 15.50. Presente poca stampa, per lo più milanese e torinese.

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