A Coverciano pochi giorni fa è andato in onda l’ennesimo colpo di teatro destinato a produrre nuove scosse nell’agitato e controverso rapporto tra l’Aia (e all’interno dell’Aia) e la Figc (o meglio, tra i vertici attuali dell’Aia e la Figc guidata dall’indissolubile tandem Gravina e Viglione). Appena il giorno prima di Juve-Inter, a margine del primo raduno stagionale degli arbitri della Can A-B guidati da Gianluca Rocchi, nell’aula magna del centro federale i fischietti tricolore hanno deciso infatti di non sottoscrivere e firmare il contratto di “cessione dei diritti d’immagine” lasciando così di sale e di stucco il presidente Aia Antonio Zappi che ha ricevuto la secca comunicazione da Marco Guida, rappresentante degli arbitri in attività, abito precedentemente indossato da Daniele Orsato.


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Scontro AIA-Figc: niente cessione dei diritti d’immagine. Cosa succede?
Nell’aula magna di Coverciano tutti (o quasi) gli arbitri hanno preso la parola, rappresentando la ferma decisione di non voler sottoscrivere l’abituale accordo annuale che stabilisce appunto la cessione dei diritti d’immagine di ogni fischietto, accordo per il quale la federazione si configura come cessionario; l’accordo in sostanza (e in soldoni) rappresenta la parte fissa della retribuzione annuale che incassa un arbitro di A e B. L’entità varia a seconda dello status dell’arbitro (internazionale, presenze in serie A, anzianità di ruolo): un arbitro di prima fascia incassa oltre 90mila euro (per gli altri si va giù, a scalare), ai quali poi bisogna aggiungere il consistente gettone partita e naturalmente il rimborso spese. Particolare importante: il compenso del “diritto d’immagine” non rientra tra i redditi di lavoro autonomo e pertanto non è soggetto a contribuzione previdenziale. E qui sta il punto. Nella piattaforma rivendicativa dei fischietti ha preso forma, sempre con più insistenza, l’istanza del riconoscimento di un trattamento di fine rapporto, riconoscimento che da tempo è stato chiesto ad una finora sorda Federcalcio. Potete leggere tutte le altre notizie emerse a Coverciano sul mondo arbitrale cliccando qui
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