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Il 27 ottobre 1982 l'Italia campione del Mondo disputava la prima gara da "iridata" contro la Svizzera a Roma. Nonostante la presenza in campo (e panchina) di tutti gli "eroi" del mondiale spagnolo, la nazionale italiana venne sconfitta, clamorosamente, 1-0. In occasione di quella gara l'Italia tenne a "battesimo" la maglia con il nuovo logo, composto dalle 3 stelle (corrispondenti al numero di mondiali vinti) sopra il classico tricolore. Nessuno poteva immaginare, però, che neanche un anno dopo (il 15 ottobre 1983 per la precisione) la squadra campione del mondo sarebbe stata eliminata aritmeticamente dalla corsa all'Europeo francese dalla Svezia, che surclassò con un perentorio 3-0 gli azzurri di Bearzot al "San Paolo" di Napoli.
Ebbene, come nei più classici "déjà vu", quando la nazionale di Ventura si presentò in campo con il nuovo logo lo scorso 6 ottobre contro la Macedonia (pareggiando inopinatamente, sempre in casa, per 1-1) più di un pensiero volò a quel ricordo negativo del 1983.
I presupposti, purtroppo, c'erano tutti, visto che, come allora, c'era in ballo un'importante qualificazione da ottenere, senza scordare che anche la forma stessa del nuovo logo riprendeva, per certi versi, la sagoma di quello che ebbe poca fortuna del 1983.
Dalla serie: "Tre coincidenze costituiscono una prova"
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